Attualità domenica 06 marzo 2016 ore 11:57
Sversamento nel Carsia, nessuna contaminazione

Durante le verifiche effettuate, i tecnici Arpat non hanno notato morie di fauna ittica. Lo svernamento da un impianto per la produzione di biogas
MASSA MARITTIMA — Gli accertamenti tecnici dell'Arpat fanno chiarezza sullo svernamento di liquami nel torrente Carsia segnalato ieri.
In un impianto per la produzione di biogas nel comune di Massa Marittima si è verificato uno sversamento di circa 2000 metri cubi di digestato, nel torrente Carsia che scorre poco distante dall'impianto. Il torrente in questione confluisce a valle nel torrente Bruna che arriva fino al mare, nel comune di Castiglione della Pescaia.
Stando ai primi controlli effettuati dalla Forestale e dall'Arpat, lo svernamento è determinato da una pompa ad immersione per il trasferimento del digestato da una all’altra vasca di stoccaggio, rimasta accesa per cause da determinare. I responsabili dell'impianto hanno provveduto a realizzare un argine per interrompere l’afflusso di digestato nel torrente.
I tecnici dell'Agenzia hanno effettuato diverse campionature per monitorare la situazione del torrente. Hanno anche provveduto a misurare l’ossigeno disciolto nel Carsia, alcuni chilometri a valle dello sversamento dove l’acqua anche se limpida presentava presenza di schiuma. Successivamente nel fiume Bruna, in località Macchiascandona, dove le acque presentavano il colore scuro del digestato. In entrambi i casi la concentrazione di ossigeno si presentava elevata e non indicava rischio di anossia. Anche alla foce del Bruna, le acque non hanno presentato segni di contaminazione.
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