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mercoledì 04 dicembre 2024

LEGAMI D'AMORE — il Blog di Malena ...

Malena ...

Sono nata in un paese straniero e provengo da una famiglia italiana. Fin da giovane le persone si sono sempre confidate con me: donne, giovani, figlie, nipoti, sorelle, comari, amici. Restavano ore a raccontarmi le loro storie e i sentimenti provati durante i loro vissuti. L'argomento più chiacchierato è l'amore in tutte le sue sfaccettature e ho deciso pertanto di parlarne affinché si possa trarre spunto per riflettere sulla differenza di genere.

Oltre ai cinque sensi

di Malena ... - sabato 26 gennaio 2019 ore 15:25

Foto di: www.ildolomiti.it

Loro sono una coppia felice!. Un avvocato affermato e in carriera, bello, affascinante, determinato e molto maschio. Lei una donna semplice ma di classe, fa la giornalista per un giornale locale, è piuttosto calzante e ironica nello scrivere ed ha molti lettori suoi fans. Stanno insieme da un bel po’ e si definiscono una coppia felice. Mai un litigio, mai un tradimento, mai uno sgarbo. Non hanno figli ma pensano di farli presto. E’ tutto così perfetto che a nessuno dei due sfiora il dubbio che tutto possa andare diversamente dai loro sogni dell’invecchiare insieme. La loro casa non è molto grande ma è accogliente ed è tenuta con cura da entrambi. La sera si ritrovano a raccontarsi il loro vissuto giornaliero davanti a un buon bicchiere di vino rosso. 

Una mattina Lucio si sveglia come di consueto ma per un momento tutto diventa buio intorno a lui. Si rimette subito a sedere sul letto, un po’ spaventato e Lara ancora distesa accanto a lui, con un occhio semi aperto chiede al compagno: “Che succede?”. L’uomo che riaprendo gli occhi non accusa più alcun disturbo e risponde tranquillo per non allarmare la sua donna: “Nulla tranquilla, si vede che ho ancora sonno!!”. Passano ancora dei giorni in cui niente accade fino a quando Lucio non ha di nuovo il suo problema: improvvisamente perde il lume degli occhi per pochi secondi e non vede niente intorno a sé ed è costretto pertanto a fermarsi da ciò che fa, in preda al panico. Non riesce a darsi una spiegazione! E’ sempre stato bene!. Cerca di minimizzare l’accaduto e si tiene tutto per se senza coinvolgere Lara. 

La faccenda diventa sempre più invalidante poiché la perdita momentanea della vista diventa quasi una costante. Basta! Decide di andare dal medico. Alla visita, il medico appare perplesso e preoccupato, cerca di non darlo a vedere come può, ma ad ogni modo lo indirizza dallo specialista. Lucio prende un appuntamento con l’oculista. L’appuntamento gli viene dato per la settimana successiva. Nel frattempo continua ad avere i suoi momenti di terrore ma continua sempre a non dire niente alla sua donna. Lei si avvede del cambiamento di Lucio ma non dice niente aspettando sia lui a decidersi a parlare del problema che lo assilla, anche se dentro di sé in cuor suo, sa già che qualcosa è successo in lui. 

Il giorno della visita arriva come tutti gli altri e Lucio dopo l’esame accurato del dottore aspetta il responso con un’indefinita fiducia giacché per tutta la settimana ha pensato di poter risolvere con una semplice cura o con un po’ di riposo per la sua vita frenetica. In realtà il medico molto direttamente gli dice: “Faremo una tac e altri accertamenti per avere conferma di ciò che penso, ma sicuramente si tratta di un tumore al nervo ottico. Perderà progressivamente e definitivamente la vista!”. La domanda di Lucio è contagiata dalla speranza: “Ci sono cure possibili?”. Il medico: “No, purtroppo no!”. L’uomo chiede ancora per fare due conti: “Quando accadrà?”. Con un’espressione desolata il camice bianco risponde: “Non ci è di dato saperlo… una settimana, un mese, qualche mese… Gli episodi diventeranno sempre più frequenti fino a quando non vedrà più niente per sempre!”. 

Lucio riprende la sua strada più desolato che distrutto. La sera davanti al consueto bicchiere di vino rosso, racconta tutto alla sua compagna. Lara addolorata e sofferente cerca di incoraggiarlo e di sostenerlo abbracciandolo forte. Lui uomo tutto d’un pezzo non si piega alle lacrime di sconforto e tutto si svolge come se tutto questo stesse accadendo a qualcun altro. I giorni scorrono uno dietro l’altro incidendo notevolmente sulla vita di Lucio. 

Diventa sempre più frequente avere la cecità temporanea di durata sempre maggiore fino a quando Lucio decide di non uscire più da casa. Era diventato una larva umana. Strascicava i passi per casa e non aveva più voglia di fare niente. Lara assisteva a questo decadimento totale e vedeva il suo uomo sfiorire come fosse una rosa recisa e lasciata senz’acqua. Inizialmente ha spronato Lucio a trovare le risorse per riuscire in primis ad accettare i fatti e poi a farsene una ragione, dicendogli che non è l’unico cieco al mondo e che potrebbe comunque continuare a fare una vita normale anche se con qualche accorgimento in più. Lui diventa irascibile e ovviamente rovina il rapporto fra i due al punto che al momento della cecità totale e permanente Lara gli dice: “Lucio, ti lascio, non posso sopportare di vederti così, mi dispiace! Non sono disposta a farti da badante!”

L’uomo sente sbattere la porta e a quel punto capisce di essere rimasto veramente solo. Non ha più alcun bastone cui appoggiarsi e deve pertanto cavarsela da solo. Comincia così la nuova vita di Lucio. Impara a sentire ciò che gli altri non sentono e a percepire il mondo in modo diverso. Compra un cane per ciechi che diventa per lui indispensabile e decide di diventare autonomo e autosufficiente. Esce di casa! Nei suoi ricordi riaffiora l’immagine del cieco, seduto sul marciapiede davanti al suo ufficio, che vedeva tutti i giorni andando al lavoro, al quale lui donava sempre due spiccioli scambiando due parole di cortesia. 

Adesso vuole ancora parlare con lui perché ha qualcosa d’importante da sapere. Si accovaccia vicino a lui e chiede: “Ciao sono qui per chiederti una cosa, visto che adesso come sai sono nella tua condizione!” con vece rotta dall’ansia. Il cieco sorride intuendo la domanda che gli sarà posta da lì a poco e risponde sereno: “Dimmi”. Lucio riprende svelto: “Sai, da quando non ci vedo più, avverto un qualcosa d’indefinito. Non mi so spiegare ma è come se intorno a me ci fosse qualcosa, è quasi uno spostamento dell’aria al quale non riesco a dare un nome! Che può essere? Capita anche a te?”. Il cieco risponde: “Caro, si tratta del settimo senso! Un giorno darai un nome a tutto questo, quando sarà il suo tempo!”. 

Riprende il suo cammino e la sua nuova vita con un nuovo spirito, cercando di capire meglio le sensazioni provate che non riesce a identificare!. Decide di fare pace con il mondo e organizza la sua festa di compleanno invitando gli amici che aveva allontanato poiché non voleva farsi vedere in quello stato. E’ tutto perfetto! Manca solo Lara che ovviamente non ha invitato poiché non ritiene giusto legarla a una persona nelle sue condizioni. Lucio ha dimostrato capacità, determinazione, coraggio e ora è capace di vivere e di gestire autonomamente la sua vita. Al momento del brindisi sente di nuovo quella sensazione che diventa sempre più forte. Due braccia e un’essenza che conosce da sempre, lo avvolgono… due labbra sigillano un momento che da inizio alla nuova vita da rivivere in due. Lara è sempre stata al suo fianco! Non lo hai mai mollato! Ha solo fatto finta di non esserci per dare modo a Lucio di diventare ciò che adesso è!

Ecco la risposta alla domanda di Lucio sulla sua sensazione: Il settimo senso!!!  

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