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Attualità venerdì 18 agosto 2023 ore 10:30

Covid, appello dei medici al richiamo vaccinale

vaccinatrice covid

Preoccupazione dei medici di famiglia per anziani e fragili in vista dell'autunno, anche alla luce della fine dell'obbligo d'isolamento per i positivi



ROMA — Il Covid non è più emergenza pandemica ma c'è, e con la fine dell'obbligo d'isolamento per i positivi ecco che dai medici di famiglia monta la preoccupazione per grandi anziani, malati cronici e pazienti immunocompromessi. La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) raccomanda dunque un richiamo vaccinale in autunno.

“Per tutelare i soggetti fragili, la Simg raccomanda a coloro che abbiano sintomi riconducibili al Covid di rimanere a casa, non frequentare locali pubblici e strutture sanitarie, non stare a contatto con persone fragili, eseguire un tampone”, sottolinea il presidente Simg professor Claudio Cricelli.

Il Covid è diventato ormai da diversi mesi una malattia meno aggressiva e meno letale, con il SARS-CoV-2 che attacca maggiormente le vie respiratorie alte. Queste nuove caratteristiche, insieme all’immunizzazione indotta dalle campagne vaccinali e dalla malattia, stanno limitando i casi gravi, le ospedalizzazioni, gli accessi in terapia intensiva e i decessi. 

"Tuttavia, il virus è diventato anche molto più contagioso - proseguono i medici - ed è ancora ampiamente diffuso, comportando rischi soprattutto per la popolazione fragile".

Alla raccomandazione a chi sia positivo o manifesti sintomi di evitare contatti con soggetti fragili si aggiunge l'appello a questi ultimi per un richiamo vaccinale: "Come lo scorso anno - illustra Cricelli - verrà proposto un vaccino contro il SARS-CoV-2 aggiornato alle più recenti sottovarianti. Sarà opportuno che i soggetti fragili si sottopongano a questa nuova dose di richiamo".

Le nuove varianti

Istituzioni e comunità scientifica monitorano le evoluzioni del virus, con le nuove sottovarianti di Omicron: la nuova EG.5 ribattezzata Eris, spiegano i medici, è stata definita "variante di interesse" (Voi) dall’Organizzazione mondiale della Sanità per via della sua capacità di diffusione.

Frattanto, osservano gli esperti, i contagi aumentano: “Nelle ultime settimane si è riscontrata una continua crescita dei dati nel bollettino del Ministero, con il passaggio nella settimana dal 4 al 10 Aagosto da 5.732 a 6.056 nuovi casi, con un tasso di positività passato dal 4,1% al 5,2%", sottolinea il dottor Alessandro Rossi che è responsabile Simg Patologie Acute.

"Questi numeri non sono allarmanti, ma provocano ancora oggi una decina di decessi al giorno riconducibili al Covid, soprattutto tra grandi anziani, immunocompromessi, malati cronici. Queste persone devono essere messe nella condizione di non essere contagiate da chi è positivo. Per questo la Medicina Generale rivolge delle raccomandazioni agli stessi soggetti interessati e a tutti coloro che potrebbero essere affetti dal virus e diventare fonte di contagio", prosegue Rossi.


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