Cronaca giovedì 06 novembre 2014 ore 19:40
Sub morti, i risultati della perizia sulle bombole

Depositate le conclusioni degli esami disposti dal pm nell'ambito delle indagini sui tre sub morti durante un'immersione alle Formiche il 10 agosto
GROSSETO — La perizia parla chiaro: "stato dei filtri disastroso", "precarietà delle attrezzature", "sette bombole prive della verifica periodica", "operazioni di ricarica assolutamente incompatibili con la sicurezza" e anche: "i due indagati non in grado professionalmente di ricaricare le bombole". Gli indagati sono Andrea Montrone e Maurizio Agnaletti, rispettivamente titolare e aiuto al diving Abc di Talamone, dove i tre sub avevano noleggiato l'attrezzatura. Le vittime, tutte umbre, sono Fabio Giaimo, Gian Luca Trevani e Enrico Cioli.
"Le analisi - si legge nella perizia - hanno stabilito che le bocchette d'aria dei compressori hanno aspirato aria inquinata dallo scarico dei motori a benzina dei compressori stessi. Entrambi i compressori, inoltre sono risultati di vecchia costruzione, 1979 e 1997, ed in evidente stato di carente manutenzione e conservazione".
Secondo la perizia, il titolare del diving: "non è in possesso di nessun requisito professionale certificato che lo abiliti a tale mansione, ma solo di un brevetto di istruttore subacqueo". E Maurizio Agnaletti, "che materialmente eseguì la ricarica delle bombole - si legge sempre nella perizia - collaborava con Montrone senza assunzione ed era privo di ogni qualifica professionale o esperienza lavorativa nel settore".
Entrambi gli indagati saranno interrogati dal pm Pizza.
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