Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:10 METEO:GROSSETO11°16°  QuiNews.net
Qui News maremma, Cronaca, Sport, Notizie Locali maremma
martedì 19 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Caldo record in Brasile, percepita temperatura di 62,3°: la più alta degli ultimi 10 anni

Attualità mercoledì 30 maggio 2018 ore 14:41

Acque reflue non depurate in laguna

I tecnici di Arpat hanno effettuato dei campionamenti in località Neghelli. Riscontrati materiale organico, Escherichia Coli e altre sostanze



ORBETELLO — Acqua reflua non depurata. Ne hanno accertato la presenza i tecnici Arpat nella laguna di Orbetello, in località Neghelli, dove la polizia municipale e la Capitaneria di Porto S.Stefano avevano segnalato presunti sversamenti.

Il luogo si trova all'altezza dello scarico “in emergenza” della stazione di sollevamento a servizio dell’impianto di depurazione Terrarossa che ha come recettore la parte di Laguna di Ponente, definita Conterminazione. Tale Conterminazione è separata dalle acqua dello specchio lagunare da un terrapieno che circoscrive la zona, dal punto in corrispondenza della stazione di sollevamento, che si trova in Lungolago dei Marinai, fino ad Orbetello scalo, dove le acque della Conterminazione si ricongiungono alle acque della Laguna di Ponente- zona Sitoco. La Conterminazione era nata per la protezione delle acque lacustri dall'immissione dei reflui depurati del depuratore di Neghelli, effettuando, con l'azione di sedimentazione e lagunaggio, una ulteriore depurazione delle acque che fuoriuscivano dall'impianto.

Il depuratore è stato dismesso e, nello stesso sito, è presente la stazione di sollevamento che ha una doppia funzione: invio acque nere al depuratore di Terrarossa e ricevimento dal depuratore delle acque depurate e invio allo scarico a mare in località Ansedonia, mediante una condotta, a circa 3 km dalla costa.

Nel sopralluogo effettuato da Arpat il 2 maggio, svolto insieme alla Polizia municipale e ad operatori della Capitaneria di Porto S. Stefano, si è verificato che al momento dell'ispezione, dalla tubazione di scarico, derivante dalla stazione di sollevamento, non era in atto alcuno scarico.

Le acque della Conterminazione, nei due punti ispezionati, si presentavano però con una colorazione anomala, torbide, con un sedimento scuro e maleodorante, riconducibile a materia organica in decomposizione. Erano, inoltre, presenti materiali in sospensione, collegabili a scarichi fognari non depurati.

Arpat quindi ha effettuato due prelievi :
Campione 1 – (P3) punto di prelievo in corrispondenza della tubazione di scarico,
Campione 2 – (P4) punto di prelievo a circa 50 m lato est (Orbetello Scalo) dalla tubazione di scarico.

La determinazione dei parametri chimico-fisici, effettuati durante il sopralluogo hanno evidenziato concentrazioni di ossigeno disciolto molto basse in entrambi i punti di prelievo, caratteristica di acque anossiche, ascrivibile alla presenza di materiale organico ossidabile, anche di origine vegetale ed alla assenza di circolazione di acqua.

Le analisi biologiche effettuate hanno evidenziato al presenza di concentrazioni medio alte di Escherichia coli, rappresentative di un inquinamento fecale.

Le analisi chimiche hanno evidenziato, prendendo come termine di paragone i limiti del D.Lgs n.152/06 e s.m.i, per scarichi in acque superficiali:

  • Azoto Ammoniacale a concentrazioni rilevanti nel campione prelevato al punto P4 , mentre nel campione prelevato al punto P3 la concentrazione è inferiore al limite di scarico per acque superficiali,
  • BOD5 (richiesta biochimica di ossigeno) in P3 e in P4, con valori superiori ai limiti presi di riferimento.
  • Solidi Sospesi Totali (SST) in P3 e in P4, superiori ai limiti presi per riferimento.

"Per quanto evidenziato - scrivono da Arpat -, pur non avendo riscontrato uno scarico in fase di sopralluogo, la presenza di materiali grossolani, nella parte ispezionata di Contaminazione, di chiara provenienza fognaria, indicano un avvenuto scarico di acqua reflua non depurata. Si ritiene altresì che i superamenti dei limiti sopra citati, sopratutto per il parametro Solidi Sospesi totali, non siano dovuti esclusivamente all'eventuale scarico anomalo, ma anche dalle caratteristiche della Conterminazione che, avendo ricevuto per anni i liquami depurati dell'impianto di Neghelli, presenta, sul suo fondo, limo anossico, ed acque a bassa concentrazione di Ossigeno disciolto, concausa della formazione di maleodoranze e colorazioni anomale".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Le continue scomparse dei mici erano un giallo, ma alla fine il bracconiere è stato ripreso dalle telecamere. Rinvenuto anche un fucile a canne mozze
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Alberto Arturo Vergani

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Cronaca

Attualità

Attualità