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Attualità mercoledì 21 gennaio 2015 ore 13:56

Inceneritore, per l'azienda "sentenza ingiusta"

​Scarlino Energia, la società che gestisce l'inceneritore bloccato, si dichiara stupita della sentenza del Consiglio di Stato



SCARLINO — "Scarlino Energia si dichiara stupita della sentenza del Consiglio di Stato che, annullando per difetto di istruttoria e di motivazione le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Grosseto, ha ancora una volta, come già successo nel recente passato, ribaltato il giudizio del Tar che invece non aveva accolto i ricorsi del Comune di Follonica e dei comitati".

Lo scrive in una nota Scarlino Energia, la società che gestisce l'inceneritore, bloccato dalla sentenza del Consiglio di Stato. Secondo la società, la sentenza "é ingiusta nel metodo e nel merito". "La sentenza è, in modo originale, basata su dati ricavati da relazioni prodotte da consulenti di parte - prosegue l'azienda - e non sui pareri ufficiali degli enti pubblici competenti, Asl 9 e Arpat. Lo stato di salute della popolazione era stato infatti valutato dall'Asl, con previsione di aggiornamento nel corso dei successivi anni dello studio già correttamente condotto. E Arpat, nei successivi controlli, non ha mai rilevato alcun problema riconducibile alle attività del termovalorizzatore. I dati sulle diossine richiamati in sentenza sono, in modo originale, quelli del 2007 quando Scarlino Energia operò solo 3 mesi con biomasse vergini e non quelli del 2013, quando Scarlino Energia operava pienamente nelle attuali condizioni". Anche la moria dei pesci del primo dicembre 2012, citata in sentenza con responsabilità attribuite all'inceneritore, è avvenuta durante il fermo dell'attività dell'impianto".


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