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Attualità sabato 05 marzo 2022 ore 15:50

Erosione costiera, preoccupa anche il golfo

L'associazione di tutela La Duna ha evidenziato la fragilità del golfo da Piombino a Punta Ala, passando per le barriere soffolte diFollonica



PIOMBINO — Alla questione dell'erosione costiera sollevata da Legambiente Costa Etrusca (leggi qui l'articolo collegato) segue quella dell'associazione di tutela ambientale La Duna di Follonica che ha evidenziare come questo sia un argomento che riguarda non solo la costa a nord ma anche tutto il golfo da Piombino a Punta Ala.

"Dagli anni '80 in poi, con l'aumento dell'aspetto commerciale del turismo balneare, i problemi derivati dalla diminuzione delle spiagge e l'avanzamento del mare sono stati maggiormente evidenziati. - hanno commentato - Stabilimenti balneari danneggiati e con poca spiaggia, dune costiere attaccate dalle onde, mareggiate disastrose e interventi umani di edificazioni troppo vicino al mare sono diventati argomento comune delle conversazioni private, giornalistiche ed amministrative. Diversi sono stai gli interventi spalmati negli anni. Uno dei comuni più interessati è stato senza dubbio Follonica, con posa di vari tipi di barriere a mare di vari tipi, interventi che poi sono culminati con le barriere soffolte che ad oggi proteggono gran parte del litorale comunale. Alcuni problemi risolti, - hanno proseguito - adesso la spiaggia è abbondante praticamente dappertutto, aumento dell'offerta balneare e quindi per tutti, privati e utenti delle spiagge libere. Rimane il problema dell'impatto sul sistema marino nel suo complesso".

L'associazione ha comunque evidenziato la preoccupazione per l'impatto che nuovi interventi del genere possa avere nel tratto di Torre Mozza, firmando un appello rivolto agli enti competenti e al sindaco di Piombino in primis.

"Vorremmo avere rassicurazioni che gli interventi di eventuali ripascimenti o chiusura di varchi o altro non danneggino la beach rock o addirittura la facciano sparire. - hanno detto - Forse sarebbe meglio sistemare le parti di pineta e duna crollate, porzioni che furono già oggetto di interventi di costruzione di muraglie di vario materiale, dai blocchi di tufo al cemento armato, che oggi giacciono crollati dopo le varie mareggiate mal sopportate. Forse sarebbe meglio lasciare qualche metro al mare per espandersi con minor violenza, indietreggiare di qualche metro senza mettere altro carico su un piccolo lembo di terra che ha ampiamente dimostrato di non poterlo sopportare".


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