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Attualità martedì 13 ottobre 2015 ore 06:20

Costa, la riscossa passa da 18mila posti di lavoro

Le criticità e le opportunità di sviluppo della Costa Toscana al centro dei lavori della commissione istituita in consiglio regionale



FIRENZE — A fare il quadro della situazione ė stato il direttore dell’Irpet, Stefano Casini Benvenuti, a cui il presidente della commissione consiliare Antonio Mazzeo (Pd) ha chiesto "uno studio approfondito sui principali punti di criticità e le priorità di intervento". 

Casini Benvenuti ha spiegato che la Toscana costiera, negli ultimi anni, è rimasta indietro rispetto a quella centrale, nel quadro di una situazione in cui “la Toscana ha comunque perso meno, a livello generale, rispetto ad altre regioni italiane”. 

Tuttavia per rimettere in pareggio questa zona rispetto al resto della regione, secondo Casini Benvenuti, “occorrerebbe creare almeno 18 mila posti di lavoro, di cui 8 mila nella sola provincia di Grosseto”. 

Casini Benvenuti ha evidenziato le grandi differenze esistenti, a livello strutturale, all’interno della stessa costa toscana. “

Se a Livorno è il porto con il suo indotto a trainare l’economia - ha detto - a Carrara vi è l’industria estrattiva e a Grosseto ci sono altre tipologie imprenditoriali ed industriali”. 

Ed a partire da questo il direttore dell’Irpet ha sottolineato che “per ogni area occorrerebbe intervenire con mirati progetti di sviluppo” e che “in realtà si potrebbero creare ben più dei 18 mila posti indicati come soglia minima”.

“A noi interessa lavorare su idee concrete e realizzabili”, ha affermato Gianni Anselmi, Pd, nel corso del ricco ed articolato dibattito che si è sviluppato in commissione. Un punto, questo, su cui sono detti d’accordo anche Francesco Gazzetti e Stefano Baccelli, Pd, che hanno evidenziato l’importanza degli investimenti infrastrutturali e “la necessità di far decollare opportunità per una nuova e più diffusa occupazione”.

Maggiori e mirati investimenti sulla costa è invece quel che ha chiesto Roberto Salvini, Lega Nord, che dopo essersi soffermato anche lui sull’importanza degli investimenti infrastrutturali ha tuttavia invitato a guardare “oltre i tradizionali modelli di sviluppo”, trovando su questo l’accordo di Elisa Montemagni, Lega Nord, che ha chiesto di invitare in commissione, per conoscerne l’opinione, anche alcune associazioni di categoria, a partire dall’Ance, associazione dei costruttori edili.

Due consiglieri del M5s, Giacomo Giannarelli ed Enrico Cantone, hanno invece chiesto di invitare in commissione esperti della “terza rivoluzione industriale” e di approfondire il “modello Nord Pas de Calais” visto che “esso in Francia funziona”. Infine Alessandra Nardini, Pd, ha chiesto attenzione per l’imprenditoria femminile, mentre Tommaso Fattori, Sì, si è soffermato sull’importanza di studiare in modo puntuale le caratteristiche di ogni area costiera al fine di favorirne lo sviluppo.

Casini Benvenuti, oltre ad indicare il numero di posti di lavoro che potrebbe annullare il gap competitivo esistente con la Toscana centrale, ha evidenziato le grandi differenze esistenti, a livello strutturale, all’interno della stessa costa toscana. “Se a Livorno è il porto con il suo indotto a trainare l’economia”, ha detto, “a Carrara vi è l’industria estrattiva ed a Grosseto, ad esempio, ci sono altre tipologie imprenditoriali ed industriali”. Ed a partire da questo il direttore dell’Irpet ha sottolineato che “per ogni area occorrerebbe intervenire con mirati progetti di sviluppo” e che “in realtà si potrebbero creare ben più dei 18 mila posti indicati come soglia minima”.

“A noi interessa lavorare su idee concrete e realizzabili”, ha affermato Gianni Anselmi, Pd, nel corso del ricco ed articolato dibattito che si è sviluppato in commissione. Un punto, questo, su cui sono detti d’accordo anche Francesco Gazzetti e Stefano Baccelli, Pd, che hanno evidenziato l’importanza degli investimenti infrastrutturali e “la necessità di far decollare opportunità per una nuova e più diffusa occupazione”.

Maggiori e mirati investimenti sulla costa è invece quel che ha chiesto Roberto Salvini, Lega Nord, che dopo essersi soffermato anche lui sull’importanza degli investimenti infrastrutturali ha tuttavia invitato a guardare “oltre i tradizionali modelli di sviluppo”, trovando su questo l’accordo di Elisa Montemagni, Lega Nord, che ha chiesto di invitare in commissione, per conoscerne l’opinione, anche alcune associazioni di categoria, a partire dall’Ance, associazione dei costruttori edili.

Due consiglieri del M5s, Giacomo Giannarelli ed Enrico Cantone, hanno invece chiesto di invitare in commissione esperti della “terza rivoluzione industriale” e di approfondire il “modello Nord Pas de Calais” visto che “esso in Francia funziona”. Infine Alessandra Nardini, Pd, ha chiesto attenzione per l’imprenditoria femminile, mentre Tommaso Fattori, Sì, si è soffermato sull’importanza di studiare in modo puntuale le caratteristiche di ogni area costiera al fine di favorirne lo sviluppo.


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