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Cronaca mercoledì 02 luglio 2014 ore 14:19

I falco pescatore pronti ad avventurarsi nel mondo

I piccoli cresciuti nella Riserva naturale provinciale della Diaccia Botrona sono pronti a spiccare il volo. La loro partenza è prevista per agosto



GROSSETO — Dopo 40 anni, grazie al progetto di reintroduzione del Parco della Maremma, dei piccoli di falco pescatore nati il 15 maggio e cresciuti nella Riserva naturale provinciale della Diaccia Botrona, in provincia di Grosseto, stanno per avventurarsi nel mondo

Ideatore e coordinatore del progetto di reintroduzione del falco pescatore è Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi; responsabile scientifico del progetto è Andrea Sforzi del Museo di Storia Naturale della Maremma; ricercatore è Flavio Monti per il Parco Regionale della Maremma, l’Università di Ferrara ed il Cnrs di Montpellier.

La provincia di Grosseto sottolinea che "La nascita dei pulcini nella Diaccia Botrona è un caso davvero speciale anche perché è insolito che il terzo piccolo riesca prima a sopravvivere e, poi, a crescere. La riserva si è dimostrata un ambiente ideale perché assai ricco di cibo; in particolare, di muggini, facilmente pescabili in acque così basse".

Un allevamento che è andato così bene che, a tempo di record, i falchetti sono pronti a lasciare il nido. "La loro partenza è prevista per agosto e hanno già tutto quello che serve per affrontare un viaggio importante – dicono in Provincia – un anello identificativo alla zampa, che permetterà di riconoscere l’esemplare, e una radio satellitare funzionante ad energia solare che indicherà in ogni momento la posizione, l’esatto percorso intrapreso e anche la temperatura dell’ambiente circostante".

I tre giovani che sui involeranno e che sono stati sottoposti anche ad analisi genetiche insieme ai loro genitori, saranno seguiti con regolarità direttamente dalla Maremma e dallo studio delle registrazioni sarà possibile ricavare importanti informazioni su alimentazione e comportamento di questo raro rapace.

La provincia informa che se qualcuno dovesse avvistare uno degli esemplari con l’anello identificativo, potrà comunicare la posizione inviando una mail a direzione@museonaturalemaremma.it


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