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Attualità martedì 26 aprile 2022 ore 09:21

Verso il biodistretto più grande d’Europa

Campagna maremmana

Con oltre 1.120 aziende biologiche e in conversione e una superficie agricola bio al 38,76% si punta a creare un brand di sviluppo del territorio



GROSSETO — Sostenere lo sviluppo del territorio, creando un brand conosciuto a livello internazionale che punti alla valorizzazione delle produzioni biologiche e naturali del territorio: a partire da queste opportunità il Comune di Grosseto ha voluto farsi portavoce e soggetto referente per la costituzione di un biodistretto che ha tutte le potenzialità per diventare uno dei più grandi a livello europeo.

Partendo da uno studio di fattibilità portato avanti dall’Amministrazione comunale, è stato possibile individuare le caratteristiche del distretto che vede la presenza di oltre 1.128 aziende biologiche e in fase di conversione, con una superficie agricola utilizzata (SAU) dedicata all’agricoltura biologica del 38,76%.

Il progetto ha trovato il supporto e l’approvazione da parte della Regione Toscana: proprio stamattina il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha voluto presentare il progetto all’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi e all’assessore regionale alle Attività produttive Leonardo Marras che hanno riconosciuto l’importanza strategica che il distretto biologico avrebbe per la crescita di un territorio, come quello della Maremma, che fa delle eccellenze agroalimentari la sua punta di diamante.

Inizia così il percorso che porterà alla costituzione del biodistretto, che vedrà il coinvolgimento degli Enti locali di riferimento, degli agricoltori, delle associazioni di categoria agricole, delle associazioni locali di consumatori, ma anche associazioni legate al turismo e alla cultura e enti di ricerca.

L’idea alla base del biodistretto è quella di determinare un legame strutturale tra il mondo agricolo, il settore turistico-ricettivo, quello dell’enogastronomia per fare della Maremma una realtà competitiva in grado di raccogliere le sfide legate all’economia del futuro.


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