Attualità sabato 10 settembre 2016 ore 16:00
Toscana in prima linea contro il caporalato
Il consigliere Marras ha espresso soddisfazione per le misure che la Regione ha avviato per contrastare il caporalato. Ora, però, tocca al Parlamento
GROSSETO — La giunta regionale è messo a punto una serie di interventi in merito al fenomeno del caporalato che non risparmia le campagne toscane. A farlo sapere è il consigliere regionale (Pd) Leonardo Marras che ricorda la delibera del 27 giugno con la quale è stata proposta alla Commissione Europea la modifica del Piano di Sviluppo Rurale della Toscana per escludere dagli aiuti erogati gli imprenditori che hanno commesso illeciti e reati gravi in materia di lavoro (leggi l'articolo correlato).
A luglio, inoltre, la giunta ha approvato lo schema di "Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura" che è in corso di sottoscrizione con la direzione del Ministero del lavoro, l’Inps, l’Inail e le rappresentanze sindacali e del mondo del lavoro toscane.
"Abbiamo avuto la conferma che era giusto intervenire con forza e strumenti nuovi sul problema e ora possiamo dire che, anche grazie agli indirizzi politici forniti dal consiglio regionale attraverso l’approvazione di una nostra mozione, la Toscana è in prima linea nella lotta contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Mi pare che la Toscana – ha commentato Marras – stia dimostrando impegno e fermezza nel contrasto al fenomeno. Ora spero che anche il Parlamento mostri uguale sensibilità, concludendo al più presto l’iter di approvazione della nuova legge".
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