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Il golfo tra le aree a rischio inondazioni

Questo quanto riportato in uno studio sviluppato dai ricercatori del Laboratorio Enea che hanno mappato la costa tra Piombino e Follonica

C'è anche la costa del golfo di Follonica e Piombino tra quelle mappate dall'Enea nell'ambito di uno studio sulle aree costiere a rischio inondazione per il cambiamento climatico.

La mappatura, messa a punto da un team di ricercatori, vuole fornire a decisori pubblici e pubbliche amministrazioni le tendenze evolutive del territorio, in modo da pianificare le strategie di adattamento al cambiamento climatico.

Come sottolineato dal Laboratorio Enea di Tecnologie per la dinamica delle strutture e la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, gli studi hanno dimostrato che entro la fine del secolo, i beni maggiormente esposti al rischio di inondazione sono le zone umide, le aree di retrospiaggia e retroduna e alcune infrastrutture marittime. La causa sembra riconducibile al naturale affondamento sul fondo marino.

Ad oggi, sono state completate le mappe di Follonica-Piombino e Marina Di Campo in Toscana, Fertilia-Alghero in Sardegna e Parco Nazionale del Circeo (Latina-Sabaudia) nel Lazio mentre sono in via di definizione quelle dei litorali della Spezia, Roma, Napoli, Brindisi, Taranto e Cagliari.