Attualità

Escavo porto di Talamone, materiali a Piombino

I lavori prevedono le opere di escavo dei fondali di Talamone e di conferimento dei sedimenti marini nelle vasche di colmata del porto piombinese

Foto di archivio

Avviati i lavori per ripristinare le condizioni di sicurezza della navigazione nel porto di Talamone. Dopo la firma dell'accordo tra Regione Toscana, Comune di Orbetello e Associazione consortile Il Molo di Talamone del Marzo 2018, il presidente della Regione ha visitato i cantieri aperti da qualche giorno per la realizzazione di un intervento atteso da anni.

L'intervento di escavazione consentirà alle barche di entrare e di attraccare in sicurezza nel porto di Talamone.

In base all'accordo firmato il 2 Marzo 2018 sono state stabilite le opere di escavo dei fondali di Talamone e di conferimento dei sedimenti marini e sono state disciplinate le attività, i procedimenti e gli impegni dei sottoscrittori. Il progetto esecutivo prevede un volume stimato di materiale da dragare pari a circa 21mila metri cubi. I lavori consistono nell'esecuzione dell'escavo, trasporto, scarico e sistemazione a terra presso le vasche di colmata del porto di Piombino. Il costo complessivo dell'intervento è di 1 milione e 100 mila euro. I lavori sono iniziati l'11 Aprile 2019 e saranno ultimati per l'inizio dell'estate.

Da Piombino, il consigliere comunale Fabrizio Callaioli, in un post su Facebook ha chiesto se il materiale dragato verrà analizzato. Una richiesta che fa seguito a delle segnalazioni dei mesi scorsi da parte del Wwf e della sezione Maremma toscana di Italia Nostra, pubblicate da Greenreport.it, sulla presenza nel sedile del porto di Talamone di una area anomala inquinata da metalli pesanti.