Strage di spigole e orate ed è allarme lattococco

Il batterio provoca morie negli allevamenti ittici. Danno annuo da 12,5 milioni di euro. La Toscana chiede il riconoscimento di calamità naturale

Un impianto di acquacoltura

Una strage di spigole e orate, una moria che piega l'itticoltura toscana e su cui la Regione ha presentato al ministero dell'agricoltura la richiesta di riconoscimento di calamità naturale: il responsabile è un batterio Gram positivo. Si chiama Lactococcus garvieae, e rappresenta uno dei principali patogeni ittici. 

La sua diffusione in Toscana desta ormai allarme. L’epidemia è stata registrata negli impianti di acquacoltura/maricoltura, dove si allevano essenzialmente spigole e orate e perdura da oltre un anno: "Già nel Luglio 2024, infatti, l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest aveva segnalato la presenza di epidemia da batteriosi Lattococcus garvieae nell’area del Golfo di Follonica evidenziando le forti criticità in relazione alle perdite di prodotto", racconta una nota della Regione. 

Le imprese interessate si trovano nell’intero areale marino antistante la costa toscana e con quelli a terra situati nell’area del golfo di Follonica e nell’area costiera di Orbetello-Ansedonia.

E’ stato quindi attivato un tavolo di lavoro regionale e, a seguito delle comunicazioni dei produttori, è stata realizzata una stima dei danni da Lattococcosi ittica: per il solo 2024 si aggirava intorno ai 12,5 milioni di euro.

Si è quindi valutata, ha evidenziato l’assessora regionale all’agricoltura, d’intesa con il Ministero, l’opportunità di intervenire per compensare, almeno in parte, le notevoli perdite utilizzando, a favore delle imprese colpite, economie disponibili in parte presso Artea e in parte sul bilancio regionale, derivanti da risorse nazionali destinate alla Regione per fronteggiare l’evento della siccità del 2022.

Nei giorni scorsi la giunta regionale ha approvato una delibera con cui si chiede al governo il riconoscimento formale che la moria dei pesci derivante dalla diffusione della Lattococcosi è assimilabile a una calamità naturale in quanto strettamente correlata all’anomalo e persistente aumento della temperatura delle acque di allevamento. L'altra richiesta è quella di autorizzare l’utilizzo, da parte della Regione, delle economie pari a circa 6 milioni di euro, derivanti dalle risorse stanziate in favore della Regione Toscana nel 2022, per compensare le perdite di reddito totali o parziali, dovute alle morie di prodotto verificatesi a seguito della diffusione della Lattococcosi a partire dal 2024 e ancora in corso.