Cronaca

Spacciavano lungo il litorale, 8 arresti

Sgominata una banda di narcotrafficanti che operava tra Civitavecchia e Orbetello. Tra le accuse, quella di aver causato la morte di un imprenditore

Tutto è partito dal suicidio di un noto imprenditore edile che lo scorso anno si era indebitato così tanto per acquistare la droga da decidere di togliersi la vita. Da quel momento i carabinieri del nucleo provinciale di Viterbo si sono messi alle calcagna della banda di narcotrafficanti responsabile di avergli venduto la droga.

Un'indagine culminata con la raffica di arresti e perquisizioni di questa mattina un po' in tutto il centro sud, tanto che i carabinieri di Viterbo sono stati affiancati da altri 30 comandi provinciali.

Alla fine il giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia ha disposto una serie di misure di custodia cautelare per 8 persone, italiani, albanesi e romeni, arrestati tra Pescia Romana, Capalbio e Orbetello. Le perquisizioni si sono invece estese ad ampio raggio, da Terni a Napoli, da Roma a Firenze.

La banda, secondo gli inquirenti, nascondeva la droga, hashish e cocaina, in grande quantità lungo la linea ferroviaria che da Viterbo risale la penisola fino all'Argentario. Quando ce n'era bisogno andavano a prenderla, spesso facendosi accompagnare dai bambini per non destare sospetti. Tra i componenti di questa banda, infatti, c'era un'intera famiglia albanese.

Le accuse vanno dallo spaccio, all'estorsione alla "morte di una persona come conseguenza di altro reato".