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Sanità, nasce la prima strategia di area vasta

Il documento di programmazione integrata sottoscritto a Siena è il primo in Toscana ed individua sette macro aree strategiche per la sanità pubblica

Una programmazione condivisa per l’intera area vasta Sud Est, è il documento firmato dall’azienda ospedaliero-universiaria senese e dall’azienda Usl Toscana Sud-Est in sinergia con Estar e Regione Toscana con l’obiettivo di potenziare e sviluppare il sistema sanitario in una rete.

Per i prossimi tre anni, dal 2023 al 2025, sono sette la macro aree strategiche individuate: sviluppo di nuovi modelli organizzativi integrati in ambito medico e chirurgico; miglioramento dell’appropriatezza e governo della spesa farmaceutica; valorizzazione del personale in un’ottica interaziendale: dalla formazione allo sviluppo e coinvolgimento; efficientamento e innovazione delle tecnologie sanitarie ed integrazione dei sistemi informativi; sviluppo e potenziamento dei percorsi interaziendali esistenti; azioni interaziendali di contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza di genere e promozione delle pari opportunità; sviluppo e potenziamento della governance interaziendale.

Le strategie di area vasta saranno annualmente aggiornate sulla base del monitoraggio degli indicatori inclusi nel nuovo sistema di garanzia (Nsg), del Programma nazionale esiti (Pne) e del Sistema di valutazione della performance regionale (Mes).

La presentazione si è svolta nel complesso museale di Santa Maria della Scala, a Siena, presenti il direttore della Direzione Sanità welfare e coesione sociale della Regione, Federico Gelli, i direttori generali dell’Aou senese, Antonio Barretta, dell’Ausl Toscana sudest, Antonio D’Urso, e di Estar, Monica Piovi, assieme al rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, le autorità e i principali soggetti coinvolti e interessati.

“Una programmazione condivisa è fondamentale, specialmente in questo periodo storico segnato da elementi di forte criticità - ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani - Come Regione siamo dunque soddisfatti del lavoro che le aziende hanno fatto per arrivare a questo risultato, che produrrà effetti positivi per i cittadini e per la sanità toscana”.

“Si tratta di un accordo partecipato importantissimo – sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. - frutto del lavoro delle direzioni aziendali e di percorsi di confronto con sindaci, associazioni di volontariato, sindacati e comitati di partecipazione dei cittadini. Le aziende hanno recepito positivamente l’indirizzo dell’assessorato. Per continuare a mantenere elevati standard in materia sanitaria non possiamo stare fermi, dobbiamo costruire un nuovo equilibrio tra quantità, qualità dei servizi e sostenibilità rispetto alla disponibilità delle risorse finanziare e professionali. Questo nuovo equilibrio passa necessariamente dalla programmazione e dalla cooperazione tra aziende territoriali e aziende ospedaliere universitarie che, insieme, possono produrre sinergie. La programmazione condivisa inoltre garantisce pari opportunità alla cittadinanza all’accesso ai servizi indipendentemente dal luogo in cui vivono”.

“I nostri professionisti sono i veri protagonisti della collaborazione fra le nostre aziende e sono numerosi i settori sanitari in cui c'è già condivisione o un percorso di rete - afferma Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou senese -: chirurgia robotica, chirurgia pediatrica, cardiologia interventistica, ematologia sono solo alcuni esempi di accordi interaziendali su cui abbiamo investito. I percorsi di cura non sempre iniziano e terminano all'interno dei confini di una stessa azienda e per questo è fondamentale la collaborazione e la visione d’insieme. A vantaggio anche della continuità della presa in carico del paziente all’interno dei percorsi clinico-assistenziali interaziendali”. 

“La programmazione integrata tra l’Azienda Usl Toscana Sud Est, chiamata a garantire risposte efficaci in un ambito territoriale ampio e articolato e l’Aou Senese, quale ospedale di alta specializzazione e di riferimento per l'area vasta, è fondamentale per offrire risposte ai bisogni dei cittadini in un’ottica di equità di accesso e di assistenza - ribadisce Antonio D’Urso, direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Sud Est - Una collaborazione ormai consolidata definita ora in maniera sistematica. Per D’Urso le parole chiave sono “integrazione” e “prossimità”.

“Estar - aggiunge Monica Piovi, direttore generale dell’ente – ha il compito di supportare in modo qualificato le aziende sanitarie riguardo funzioni istituzionali come approvvigionamenti, logistica, concorsi, stipendi, tecnologie informatiche e sanitarie, facendosi carico dei relativi progetti. Questa funzione di supporto professionale ed operativo – prosegue - è ancora più strategica nell’ambito di una programmazione strutturata delle attività sanitarie e socio-sanitarie tra le due Aziende dell’Area vasta sudest, quella ospedaliero-universitaria e quella territoriale, che oggi viene formalizzata. L’impegno è grande: basti pensare che solo per le tecnologie e le attrezzature sanitarie le principali procedure di acquisto in corso valgono 27 milioni di euro. Nei prossimi anni, con il Pnrr, il ruolo di Estar sarà ancora più centrale”.