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Scomparso e riapparso, cercava un tesoro sull'isola di Montecristo

Lo ha raccontato agli inquirenti l'imprenditore umbro ritrovato su un gommone al largo delle coste di Livorno. Se ne erano perse le tracce in Albania

L'isola di Montecristo

Una storia complicata e romanzesca a cui si aggiungono nuovi dettagli. Stiamo parlando dell'imprenditore umbro di 45 anni scomparso in Albania nel Gennaio scorso e ritrovato venerdì 17 Settembre a bordo di un gommone in avaria al largo della costa di Livorno.

La compagna dell'uomo a suo tempo ne denunciò la scomparsa, avvenuta durante un viaggio di lavoro a Puke, in territorio albanese, dove l'auto noleggiata dall'imprenditore fu ritrovata bruciata insieme al suo cellulare e alcuni frammenti di ossa non suoi. Raccolta la denuncia, la procura di Perugia aprì un fascicolo di indagine ed è in relazione a questa inchiesta che l'uomo, una volta ricomparso, è stato ascoltato dagli inquirenti.

Ne è emerso un racconto stupefacente: il 45enne si sarebbe trovato a bordo del gommone perchè stava cercando di raggiungere l'isola di Montecristo per recuperare un tesoro. L'uomo disponeva anche di un piccone e di una vanga, possedeva una mappa dell'isola con alcuni punti contrassegnati e aveva preso in affitto un garage allo scopo di custodirvi al suo interno il tesoro in questione. La missione sarebbe però saltata per l'avaria del gommone.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, l'imprenditore sarebbe rientrato in Toscana a bordo di un pullman carico di pellegrini di ritorno da Medjougorje. All'albergo dell'isola del Giglio dove ha alloggiato ha fornito documenti falsi e su questo aspetto sta indagando la procura di Grosseto mentre le autorità giudiziarie albanesi stanno cercando di far luce su cosa è realmente successo a Puke. 

L'uomo avrebbe ammesso davanti agli inquirenti di aver commesso alcuni reati. Sullo sfondo della vicenda, gravi problemi economici.