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Anguille da salvare, in Toscana primo polo d'Italia

La specie protetta è minacciata da mutamenti climatici e bracconaggio. Un milione di larve saranno liberate nella laguna di Orbetello

La laguna di Orbetello è al centro del progetto di salvaguardia e ripopolamento

Specie protetta dalla convenzione internazionale Cites la cui pesca è regolamentata con decreto ministeriale, è minacciata dai cambiamenti climatici e dal bracconaggio: è l'anguilla, per la cui salvaguardia nasce in Toscana il primo polo d'Italia. Accade a Orbetello, dove la laguna si prepara ad accogliere un milione di larve con mamme al seguito, liberate nelle acque lagunari e marchiate per censirne i movimenti e valutarne il riadattamento in ambiente naturale.

Il progetto sulla riproduzione coinvolge la cooperativa dei Pescatori di Orbetello  e l'università di Bologna che participa con un team capitanato dal professor Oliviero Mordenti. Obiettivo: creare a Orbetello un polo nazionale di studio e monitoraggio. 

In Italia l'attività di pesca di questa specie è possibile sono nelle regioni che siano dotate di piani di gestione. Sono in tutto 9: la Toscana, e poi Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Umbria e Sardegna.