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Il governo impugna la "moratoria" sulla geotermia

Per il Consiglio dei ministri la norma contrasta con la legislazione statale su "produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia"

La decisione era stata presa dalla giunta, e quindi ratificata dal consiglio regionale, a metà di febbraio. Stop, per 6 mesi, a nuovi permessi di ricerca in ambito geotermico. Ma il Consiglio dei ministri ha ora deciso di impugnarla in quanto, si legge, "alcune disposizioni, prevedendo una moratoria per le autorizzazioni alla ricerca di fonti geotermiche, contrastano con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia" e "si pongono inoltre in contrasto con la normativa internazionale quella comunitaria in materia, violando i vincoli posti alla competenza legislativa, anche regionale, dall' art. 117, primo comma, della Costituzione". 

Dalla Regione, tuttavia, nessun passo indietro. E, secondo quanto trapela, da Firenze sarebbero decisi ad andare avanti perché convinti di essere nel giusto e di non avere fatto niente di illegittimo. L'ultima parola spetterà dunque alla Corte Costituzionale che, per decidere, necessiterà comunque di un po' di tempo col risultato che, di fatto, la moratoria verrà in ogni caso rispettata.