Cronaca

Incendiata la stele che ricorda i partigiani

Le fiamme hanno avvolto nella notte la lapide che ricorda il martirio dei partigiani della Resistenza. Il sindaco di Grosseto "Atto inqualificabile"

Ignoti nella notte hanno dato alle fiamme la lapide in memoria dei partigiani di Porta Vecchia, a Grosseto. La stele che ricorda i partigiani della Resistenza è stata danneggiata lungo le mura medicee. Sull'episodio indagano i carabinieri.

"Un gesto deplorevole e vile, che tutti noi condanniamo" ha commentato il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Il primo cittadino ha aggiunto "Faremo tutto il possibile per individuare e punire gli autori di questo atto inqualificabile, anche esaminando le immagini riprese nella notte dal sistema di videosorveglianza del Comune di Grosseto. L'Amministrazione comunale provvederà immediatamente a riparare il danno. Intanto, d'accordo con Anpi e il presidente Flavio Agresti, invito tutti i grossetani a portare un fiore sotto la lapide in segno di rispetto per i partigiani, di condivisione dei valori e di condanna di questo inaccettabile atto".

Enrico Rossi, il presidente della Regione Toscana, che conta 822 episodi censiti di stragi naziste e fasciste, ha commentato "Un oltraggio alla memoria di chi si è battuto per garantire a tutti noi la libertà di cui godiamo. La condanna non può che essere ferma e mi auguro che le forze dell’ordine possano velocemente individuare gli autori di un atto assolutamente esecrabile. Per tanti motivi la memoria delle stragi e delle tragedie portate dal nazifascismo in Italia tende ad affievolirsi e a deformarsi. Bisogna allora fare ogni sforzo perché quello che è successo dal 1943 al 1945 non sia dimenticato. Serve - ha concluso Rossi - una memoria viva e partecipata di quei fatti e di quei luoghi dove sono nate la nostra Costituzione e la nostra Repubblica”. 

La stele ricorda i sei partigiani uccisi il 15 giugno del 1944 con i tedeschi in ritirata dopo la liberazione di Roma.