Attualità

Una associazione per le ragazze morte in Spagna

Nascerà per Lucrezia Borghi, di Greve in Chianti, Valentina Gallo di Firenze e Elena Maestrini, di Gavoranno, decedute in Spagna in un incidente

Le tre ragazze toscane, poco più che ventenni, studentesse Erasmus, persero la vita il 20 marzo scorso, in un incidente stradale avvenuto in Spagna, mentre, a bordo di un autobus, stavano tornando a Valencia.

Nel mezzo, finito fuori strada, morirono tredici ragazze, sette delle quali italiane.

Il padre di Elena Maestrini, Gabriele, era presente oggi a Firenze assieme alla moglie e ai genitori di Lucrezia Borghi e ha preso la parola nel corso della conferenza stampa con cui la Regione ha annunciato di volere integrare i contributi studenteschi per chi decide di passare un periodo di studio all'estero. Maestrini ha annunciato che, nel ricordo delle vittime dell'incidente, nascerà una associazione per sensibilizzare sui temi della sicurezza per i ragazzi Erasmus:"Non vogliamo che siano abbandonati, sono tutti figli nostri", ha ricordato commosso Maestrini.

Nello specifico l'associazione vedrà la luce il 22 luglio:"Il progetto Erasmus è giustissimo e non si torna indietro - ha ricordato Maestrini - quello che vogliamo fare è la sensibilizzazione verso le università per seguire i nostri ragazzi quando sono all'estero. Spesso sono in un paese dove è la prima volta che vanno e perciò devono essere controllati, tutelati e gestiti nel loro interesse"

"Non è accettabile - ha aggiunto Maestrini, commosso, ricordando la dinamica dell'incidente dove la figlia perse la vita - che in una gita da venti euro un pullman stia fuori 24 ore, senza pernotto e doppio autista. E' giusto che i ragazzi vadano a vedere la altre culture, ma con i giusti parametri. Quello non era un parametro giusto."