Cronaca

Reti illegali per la pesca a strascico in zona vietata

Il peschereccio operava sottocosta. Benché privo di dispositivo di localizzazione satellitare, è stato intercettato dalla guardia costiera

Con reti vietate e meno selettive del dovuto, quel peschereccio privo di dispositivi di localizzazione satellitare praticava la pesca a strascico sottocosta in notturna: a individuarlo nelle acque antistanti Casgiglione della Pescaia, è stata la scorsa notte la guardia costiera in un'azione congiunta degli uffici circondariali marittimi di Porto Santo Stefano e Piombino.

I militari a bordo della motovedetta CP 2108 hanno intercettato il motopeschereccio che, per via della sua lunghezza, non era fornito di alcun dispositivo di localizzazione satellitare. L’unità pescava in zona vietata, ovvero entro le 3 miglia dalla costa, con fondale di profondità inferiore a 50 metri.

Vietate però erano anche le reti. Quando infatti il team ispettivo è salito a bordo, ha constatato l’impiego di un artificio volto a diminuire in maniera illecita la selettività dell’attrezzo, incidendo negativamente sulla risorsa ittica.

Gli agenti hanno quindi intimato all’unità di rientrare in porto a Castiglione della Pescaia, elevando sanzioni amministrative per un importo complessivo di 4.000 euro e conseguente sequestro della rete da pesca illegale.