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Schettino: "Contento di spiegare la mia verità"

L'ex comandante risponde alle domande del pubblico ministero Leopizzi. Durante la pausa dichiara ai giornalisti: "Felice perché mi posso spiegare"

"O siamo dei kamikaze, o avevano tutti paura di parlare, o un ufficiale mi ha detto una bugia e la carta nautica era sbagliata. Oppure avevamo preso un sottomarino!". Così Francesco Schettino rispondendo al pm e riferendosi al fatto che i suoi ufficiali in plancia non gli segnalarono che la nave stava andando sugli scogli

Il pm Leopizzi ha poi chiesto all'ex comandante:  "Vedeva bene il radar?" "Sì", ha risposto l'imputato. "Ma lei ci vede bene, porta gli occhiali?", ha anche domandato il pm. "Portavo le lenti a contatto - ha risposto Schettino -  Io mi sottopongo a visita oculistica biennale anche per l'età, e sono sempre risultato idoneo al comando". 

"Sono contento perché mi si lascia spiegare quello che è successo". Ha detto poi Francesco Schettino parlando con i giornalisti nella pausa-pranzo del processo sul naufragio della Costa Concordia.  Schettino, che ora si difende evidenziando errori e carenze degli ufficiali di plancia con lui la sera del 13 gennaio 2012, ai giornalisti che gli chiedevano perché abbia aspettato fino ad oggi per fare queste critiche, ha detto: "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire", aggiungendo che "quando uno va in guerra, va armato. Ma se sei in pace e prendi una botta...".