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Ripristino dei fondali, è iniziata la prima fase

Con la rimozione dei detriti su una superficie di 4000 metri hanno preso il via i lavori del dopo-Concordia. All'opera 85 persone ma diventeranno 150

In questa prima fase un sistema sottomarino di aspirazione sta rimuovendo i detriti che si sono depositati sul fondo marino.

Nella seconda fase saranno rimossi gli undici blocchi di ancoraggio installati sul fondale e necessari a suo tempo per il sistema di tenuta e galleggiamento del relitto. Seguirà la rimozione dei sacchi di cemento e delle sei piattaforme utilizzate per ruotare il transatlantico e sostenere lo scafo. Infine saranno rimossi i sacchi utilizzati per creare il falso fondale di appoggio e i sedimenti che nel corso del tempo si sono depositat in tutta l'area, procedendo con lo smaltimento.

I lavori, carico della Costa ed effettuati dalla Micoperi, dureranno 15 mesi e costeranno 85 milioni di dollari.

Durante l'interbento i tecnici dellìUniversità La Sapienza di Roma terranno sotto controllo la qualità delle acque con un monitoraggio costante.