Gli agenti della polizia hanno spiegato agli attenti giovani studenti di Massa Marittima che il cyberbullismo è un fenomeno molto grave perché in pochissimo tempo le vittime possono vedere la propria reputazione danneggiata, anche perché i contenuti, una volta pubblicati su profili Facebook, possono riapparire a più riprese e in brevissimo tempo in luoghi diversi.
Gli
autori, i cosiddetti bulli o il cosiddetto branco, o i mostri sono
spesso persone che la vittima ha conosciuto a scuola, nel quartiere o
in un’associazione.
All'apparenza possono sembrare delle
normalissime persone, ma offendono, minacciano o ricattano le loro
vittime direttamente o facendo pressione psicologica su di loro, le
diffamano, le mettono alla gogna e diffondono dicerie sul loro conto.
Chi ne è vittima può subire conseguenze molto gravi, come la
perdita della fiducia in se stesso, stati di ansia e depressione.
In particolare i funzionari
della polizia postale hanno raccomandato ai giovani studenti di fare
molta attenzione e di evitare di pubblicare foto, magari in posizioni
particolari, perché potrebbero attirare
l’attenzione dei cosiddetti mostri.
Sono stati inoltre proiettati alcuni filmati che hanno fatto notare come i ragazzi e le ragazze vengono adescati da personaggi
loschi che all'apparenza sembrano delle normalissime persone.