"Le 32 vittime della Concordia sono morte tutte annegate, per asfissia da annegamento; nessuno è morto per l'urto, ma per le conseguenze di come fu gestita l'emergenza dal comandante Francesco Schettino". Ha detto Pizza al quale è affidata l'illustrazione analitica delle dinamiche
dei decessi, attraverso testimonianze di familiari sopravvissuti e documenti medico-legali. Tra gli elementi evidenziati dal pm, la difficoltà dei superstiti di procedere a carponi nei corridoi diventati dei pozzi a causa dell'inclinazione della nave, in particolare al ponte 4, nella zona degli ascensori. Altri morirono travolti dalla corrente delle acque venendo trascinati via e persi di vista dai loro parenti.