Cronaca

Processo Concordia, ancora testimonianze

​Per la prima volta un minorenne, sopravvissuto al naufragio della Costa Concordia, ha testimoniato al processo. Il suo racconto ascoltato ieri

Aveva 13 anni la sera del naufragio. Quando c'è stato l'impatto con gli scogli: "ero andato a fare un giro per la nave con altri ragazzi quando mancò la luce - ha raccontato - Eravamo nella zona di poppa con mio zio e c'era una grande disorganizzazione. Non c'erano ufficiali, solo personale alberghiero della nave che ci diceva di stare tranquilli ma non lo potevamo essere".

Il ragazzo ha riferito di non essersi mai voluto staccare dallo zio durante il naufragio anche quando donne e minori venivano avviati alle scialuppe per l'evacuazione. Tra i testi di ieri anche Alessandro Brandini, musicista di Grosseto, 46 anni. Quella sera era a bordo della Concordia: dal naufragio soffre di disturbo post traumatico cronico, come ha sottolineato il consulente di parte civile Massimo Borri. "Non sopporto più - ha detto - di essere chiuso in una cabina lontano dalle vie di fuga", ed è per questo motivo che non riesce più a lavorare sulle navi da crociera.