Attualità

Pino Daniele, il racconto della compagna

Amanda Bonini racconta le ultime ore di vita del cantautore. La donna è stata sentita in procura per l'inchiesta, contro ignoti, per omicidio colposo

"Fu Pino ad ordinarmi di portarlo subito a Roma -  inizia così il racconto della compagna di Pino Daniele all'agenzia Ansa  - Quella sera Pino è entrato in macchina con le sue gambe dopo avere parlato anche con il suo cardiologo. Ho fatto quello che mi ha ordinato di fare. Tenevo alla sua vita più che alla mia. Ho messo a repentaglio la mia vita per inseguire l'unica possibilità che avevo di salvarlo". 

Amanda, oltre al dramma vissuto, è stata sentita nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma che indaga per omicidio colposo. "Quello che fa male - spiega - sono anche le tante ricostruzioni, e qualche illazione, circolate in questi giorni".

E poi, come se non bastasse, rientrando dai funerali, ha trovato la villa in cui viveva con Pino Daniele a Magliano, svaligiata dai ladri.

E mentre Fabiola Sciabbarrasi, seconda moglie di Pino Daniele e mamma dei suoi tre figli più piccoli, spiega che "è ancora presto per il testamento", Amanda, per scansare ogni dubbio, butta le mani avanti e chiarisce: "Sono una persona semplice, umile. Non ho mai preteso nulla. Io e Pino ci siamo scambiati sempre e soltanto amore. Mai pensato di avere le sue cose. Era una persona di una bontà infinita. Se ha scelto di vivere con me ci sarà un motivo".

La seconda moglie Fabiola Sciabbarrasi spiega che "era una precisa volontà testamentaria di Pino Daniele quella di farsi tumulare in Toscana, nel cimitero di Magliano".  

La città gli conferirà a breve anche la cittadinanza onoraria.