La vittima si chiamava Massimo Guidarini e perse la vita rimanendo schiacciato fra alcuni carrelli.
In primo grado fu assolto Luciano Serreti, direttore dello stabilimento. In appello lsono stati assolti anche le altre due persone condannate per omicidio colposo in primo grado: Flora Nencini, amministratore unioco della fornace San Martino, e Luigino Nalesso, responsabile del servizio di prevenzione e protezione della società.
Determinante una perizia depositata nel febbraio 2015 dall'esperto incaricato dalla Corte d'Appello, Giovanni Romanini. Secondo il perito, la vittima la sera dell'incidente potrebbe non essere stata sola e che proprio una seconda persona potrebbe aver riattivato il ciclo mentre Guidarini si trovava nella pre-camera in mezzo ai carrelli.
La procura di Grosseto potrebbe quindi riaprire l'inchiesta.