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Tutti vogliono il Faro di Punta Lividonia

Fra i fari messi "sul mercato" dal Demanio, quello di Porto Santo Stefano è quello che ha ricevuto più manifestazioni di interesse

Il faro di Punta Lividonia a Porto Santo Stefano

Alla chiusura del bando di Valore Paese - Fari, con cui il Demanio offre in gestione fari e strutture di proprietà dello Stato a chi si impegnerà per il loro recupero e riuso, quello di Punta Lividonia risulta essere il più gettonato. Sono ben cinque le proposte ricevute al 19 dicembre, giorno in cui sono scaduti i termini di partecipazione.

Al secondo posto il faro di Capo Santa Croce ad Augusta (SR) con quattro manifestazioni d'interesse, tre per il Faro Punta Marsala sull'isola di Favignana (TR), per il Faro di Capo d'Orlando a Messina e per l'Isola di San Secondo nella Laguna di Venezia, due per la Torre Cupo di Corigliano Calabro (CS) e una offerta per il Faro del Colle dei Cappuccini ad Ancona, la Torre Monte Pucci a Peschici (FG) e il Faro Punta Omo Morto a Ustica (PA).

Adesso si apre la fase di valutazione delle proposte. Questa, hanno spiegato dal Demanio, terrà conto di elementi come: soluzioni di rifunzionalizzazione delle strutture, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise. 

Le strutture potranno accogliere iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio insieme ad attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali.