Cronaca

Strangola la moglie, mistero sul movente

Alberto Novembri è accusato di omicidio volontario aggravato. Nessun dissapore fra i coniugi. Al vaglio degli inquirenti i rapporti con i figli

Una lite o un raptus di follia, si rincorrono le ipotesi che hanno spinto Alberto Novembri a strangolare la moglie, Edwige Anna Costanzo di 68 anni, con il cavo del computer per poi scappare verso Roma e tornare a casa poche ore dopo, forse in preda al rimorso. Le ipotesi sul movente dell'omicidio, come anche le abitudini dei due coniugi, sono tutte da vagliare. Il delitto risale a due giorni fa (vedi articoli collegati).

I Novembri sono stati descritti dai vicini di casa come due coniugi affiatati che non hanno mai dato segni di particolari dissapori. Lo stesso sindaco di Monte Argentario, appresa la notizia, ha chiesto ai servizi sociali se c’erano state delle avvisaglie o erano state denunciate situazioni di disagio. Ma la risposta è stata negativa.

Alberto ha 70 anni ed è in pensione dopo aver lavorato a lungo all’ospedale di Orbetello. La vittima invece aveva lavorato nel settore alberghiero. I due hanno sette figli, quattro avuti dal lei in un precedente matrimonio, tre avuti da lui dalla prima moglie. All'esame degli inquirenti anche i rapporti tra i coniugi e figli: forse proprio qualche dissidio familiare potrebbe aver provocato incomprensioni tra i due anziani.

Per sabato, intanto, è stato fissato l'interrogatorio di garanzia di Novembri di fronte al gip.