Cronaca

Pesca a strascico sul fondale proibito

Entro le tre miglia nautiche dalla costa e in zone con profondità non inferiore a 50 metri la pratica è vietata. Intervenuta la guardia di finanza

Stavano rastrellando il fondo marino nelle zone di mare adiacenti al promontorio dell’Argentario rischiando così di danneggiare in modo permanente l’equilibrio dei fondali marini. Li ha scoperti la guardia di finanza della sezione operativa navale di Porto Santo Stefano che nello scorso mese di Aprile ha sanzionato 2 pescherecci. 

Per loro sono subito scattati il sequestro delle attrezzature e la contestazione delle previste violazioni punite, singolarmente, con sanzioni amministrative fino a 6.000 euro e la decurtazione di 7 punti dalla licenza di pesca e dal titolo abilitativo del comandante mentre verranno approfondite le rispettive posizioni economico finanziarie degli attori dell’illecito.

La normativa di settore prevede per la pesca a strascico oltre a periodi dell’anno di totale fermo, specifiche autorizzazioni e limitazioni tra cui il divieto entro le 3 miglia nautiche dalla costa e comunque in zone con profondità non inferiori a 50 metri.

Dal Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, le Fiamme Gialle navali grossetane hanno controllato diverse imbarcazioni impegnate in battute di pesca con il metodo “a strascico”, pesca non selettiva che non consente di distinguere, in fase di cattura, le specie marine tutelate da particolari normative.