Cultura

Dal relitto al museo, gli scavi al Campese

L'incontro relaziona i 30 anni di storia dello scavo subacqueo al Campese e suggella i rapporti della rete dei musei della Maremma

Si svolgerà domenica 6 dicembre, alle ore 16.30 presso la sala auditorium del Centro Culturale di via del Giardini, l'incontro "Dal relitto al museo - 30 anni di storia dello scavo subacqueo al Campese"

Ad aprire i lavori saranno gli interventi del sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli, del delegato per la cultura Umberto Amato, del presidente dei Musei di Maremma Giulio Detti e del soprintendente archeologo della Toscana Andrea Pessina. 

Durante l'incontro saranno proposti diversi spunti di riflessione della Soprintendenza toscana, come "La sinergia tra territorio ed istituzioni, tra musei statali e comunali", "Dal nubifragio al museo: il relitto Campese" e "Archeologia subacquea: la tutela del patrimonio sommerso in Toscana. Quale futuro?". Sarà proposto, inoltre, un intervento relativo agli strumenti a fiato rinvenuti e le ultime novità negli studi sulla musica etrusca. A chiudere il pomeriggio culturale la proiezione del documentario "La musica perduta degli Etruschi". 

La nave greca del 600 a.C. venne ritrovata una cinquantina di anni fa nelle acque del Giglio, al Campese, dove era solita fermarsi, nei suoi viaggi verso la Francia, per rifornirsi di acqua e di altro materiale. Tra scavi e restauro, il recupero dei resti è andato avanti ben 30 anni è si è concluso proprio nei giorni scorsi con la consegna alla mostra "Memorie Sommerse" di alcuni frammenti di un asse della chiglia. Ma la parte più interessante riguarda il rinvenimento dei numerosi oggetti che l'imbarcazione trasportava, metalli, ceramiche, profumi, anfore e persino flauti in legno che il jazzista Cantini ha ricostruito.