Una montagna di bagni chimici, auto cannibalizzate per vendere i pezzi, mobili per ufficio, tubi e materiali di ogni genere. Questo quello che hanno trovato i carabinieri forestali all'interno di un'area nel comune di Follonica, la cui proprietà è risultata essere di una società di costruzioni. A finire nei guai sono il procuratore e il titolare della ditta, denunciati per deposito incontrollato di rifiuti.
Addirittura un relitto di imbarcazione in vetroresina. Ai titolari, oltre alla segnalazione in procura, sono state notificate una serie di prescrizioni previste dal codice dell'ambiente, volte alla regolarizzazione della situazione di illiceità riscontrata.