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Maremmani sempre più indebitati

In Maremma si invecchia e ci si indebita con le banche più di prima. Lo dice un’indagine della Camera di Commercio, sulla base di dati Istat

Per la prima volta, nel 2014, la popolazione è diminuita: i residenti nella provincia di Grosseto sono 225.098, al 1° gennaio 2015, e il tasso di crescita è negativo, 0,3%.

Le nascite nelle famiglie degli immigrati non bastano più a tenere il saldo dalla parte positiva della soglia: eccezione fatta per Grosseto e l’Isola del Giglio. Sempre meno e sempre più anziani: lo rivela l’indice di vecchiaia che è 227 quando la media Toscana è 193.

Il dato che misura quanto una comunità sia in grado di onorare i debiti con le banche: sono le cosiddette sofferenze; questo dato in Maremma è cresciuto nel 2014 rispetto all’anno precedente del 24%, decisamente più della media toscana, 17%, e di quella italiana, 13,5%. La Maremma parte però da un tasso di indebitamento inferiore rispetto al resto della Toscana. Alle banche i maremmani devono complessivamente 785 milioni di euro: o meglio, a tanto ammontano le sofferenze, cioè quei crediti che banche e intermediari finanziari temono di non poter riscuotere perché il debitore si trova in uno stato d’insolvenza.

Il numero delle imprese è sceso anche se di poco, -0,2%: a giugno 2015 erano poco meno di 29mila.

Ciò che preoccupa è piuttosto la fragilità del sistema imprenditoriale della quota collinare e montana della provincia: negli ultimi quindici anni a Seggiano il totale delle imprese è diminuito del 44% a Castell’Azzara del 30%; Scarlino invece è cresciuto con un +30%.