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Licenziamenti al consorzio di bonifica, ira Cgil

Il segetario Renzetti: «Situazione inaccettabile. Per trovare una soluzione basta dare attuazione all’accordo raggiunto due anni fa»

Il pomo della discordia è la decisione di licenziare cinque addetti a disinfestazione e derattizzazione comunicato venerdì dal Consorzio di bonifica Toscana sud. Una scelta che ha già incontrato la contrarietà dell'assessore regionale Anna Rita Bramerini e che ora vede scendere in campo con forza anche la Cgil.

"La gestione di questo tipo di servizio non rientra nelle competenze del Consorzio, e il fatto che fino ad oggi, solo in provincia di Grosseto, l’ente abbia svolto in deroga alla legge certe funzioni per conto dei Comuni, non può certo essere pagato impropriamente dai lavoratori - spiega il segretario Renzetti - Mi sono occupato già due anni fa di questa vicenda, quando la Regione mise mano al riordino dei Consorzi di bonifica e con l'assessore Bramerini trovammo la miglior soluzione possibile nella condizione data: l'assunzione a tempo indeterminato della quasi totalità dei disinfestatori per formarli a una nuova mansione compatibile con le funzioni dell'ente".

"Da allora - conclude Renzetti - soltanto due hanno seguito questo percorso, mentre cinque sono stati lasciati alle disinfestazioni residuali che nel frattempo vari Comuni hanno chiesto per motivi d’urgenza e in deroga alla legge".

Per questo "la Cgil non accetterà il licenziamento in tronco dei cinque operatori, che non dovrebbe nemmeno essere ipotizzato, perché il problema risiede nel come il Consorzio di bonifica ha scelto di organizzarsi, non nel destino cinico e baro".