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"Inaccettabile non aver visto il malfunzionamento"

Lo dice nella sua arringa l'avvocato del Codacons, Giuliano Leuzzi, al processo in corso a Grosseto per il naufragio della Costa Concordia

"Ottenere che si faccia piena giustizia di tutte le responsabilità rappresenta - per il Codacons - un'esigenza fondamentale ed imprescindibile affinché si possa imparare da questa esperienza e migliorare le condizioni della navigazione tutelando l'incolumità di milioni di persone Il Codacons  - ha continuato l'avvocato - chiede che sia dichiarata la responsabilità dell'imputato, ma anche che il Tribunale rimetta gli atti alla procura della Repubblica per procedere nei confronti di tutti i responsabili dei malfunzionamenti della nave, nonché con riguardo alla grave situazione rappresentata dagli inattendibili file delle manutenzioni del generatore di emergenza consegnati da Costa ai periti nel corso dell'incidente probatorio e relativi alle dieci settimane precedenti il naufragio, recanti valori (dell'acqua e dell'olio) tutti inverosimilmente identici e data di modifica di due mesi successiva al naufragio".