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Don Franco, 70 anni per Grosseto e la Maremma

Franco Cencioni fu ordinato nel 1950. Ieri ha festeggiato 70 anni di sacerdozio durante la messa presieduta dal vescovo Rodolfo

Don Franco Cencioni

Ha indossato la talare che gli cucì, moltissimi anni fa, il fratello Renato, bravissimo sarto, e il camice che 70 anni fa gli ricamarono le ragazze di Boccheggiano, in occasione della sua ordinazione sacerdotale. E ha usato il calice che in quella occasione gli fu donato. Così don Franco Cencioni ieri ha festeggiato i 70 anni di sacerdozio durante la messa presieduta dal vescovo Rodolfo e concelebrata dai sacerdoti della vicina diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello.

"Una vita intera spesa con generosità, zelo, passione, premura per la Chiesa di Grosseto e la sua gente - sottolinea la diocesi di Grosseto- E la Maremma in queste ore gli ha tributato tanti segni di affetto, attenzione, cura per esprimergli la gratitudine e la riconoscenza".

Don Franco venne ordinato sacerdote nella chiesa di Santo Stefano, a Porto Santo Stefano, in occasione della consacrazione della chiesa  ricostruita dopo i bombardamenti della guerra. Lì don Franco tornerà sabato 26 dicembre per concelebrare col parroco don Sandro Lusini.

Alla celebrazione sono intervenuti anche il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna; le autorità militari e una delegazione della  Misericordia e della Croce Rossa. Anche il prefetto Fabio Marsilio, in sacrestia, ha portato il suo saluto a don Franco.

“Vogliamo dirti grazie e che ti vogliamo bene - ha detto il vescovo Rodolfo rivolgendosi a don Franco durante l’omelia- ti siamo grati e con te oggi ringraziamo Dio e quanti ti hanno aiutato in questi lunghi anni di vita e di sacerdozio: io ti frequento da otto anni e vedo come ricordi spesso tante persone, tanti sacerdoti che ti sono stati vicino e ti hanno aiutato e le tante, infinite persone di cui hai nel cuore e nella mente i nomi, i fatti, i caratteri, il bene, le esperienze fatte insieme. Tutti insieme ringraziamo il Signore per te e preghiamo per te, perché in te continui lo zelo che hai sempre dimostrato. E anche se gli anni portano qualche fatica, esso in te non si riduce”.

Commosso e felice, al termine della Messa don Franco ha preso la parola per un saluto a suo modo, a braccio, in cui ha spaziato su tanti temi ed esortato i suoi confratelli, le autorità civili, i laici a fare ognuno bene la propria parte.