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Nucleare no grazie, territorio a pollice verso

Dal sindaco ai parlamentari del territorio e agli agricoltori tutti contrari all'ipotesi di un sito di deposito di rifiuti radioattivi nel comune

"Allibito, esterrefatto ma soprattutto assolutamente contrario allo stoccaggio di scorie nucleari nel territorio comunale": a dare il la del coro di contestazioni all'ipotesi di un sito di deposito di rifiuti radioattivi a Campagnatico avanzata da Sogin (vedi articolo sotto) è il sindaco della città del Grossetano, Luca Grisanti, che si dice pronto alle barricate.

La società statale incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari ha pubblicato la Carta nazionale per le aree potenzialmente idonee alla realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (Cnapi). E Campagnatico c'è. Il territorio si schiera compatto per il no, e con il primo cittadino ci sono gli agricoltori di Coldiretti che chiedono di tutelare i territori di una regione, la Toscana, al top per l'agricoltura green e bio con 16 prodotti Igp, 16 Dop e 461 prodotti riconosciuti tradizionali dal Mipaaf, con un forte e rinnovato impegno nel custodire semi, animali o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare. Motivo valido per Coldiretti Toscana per rigettare l'ipotesi di impianti di stoccaggio di materiale nucleare in Toscana.

Netta contrarietà anche dalla Regione, da dove il presidente Eugenio Giani e l'assessore all'ambiente Monia Monni contestano l'idea di collocare l'impianto per materiale nucleare "nell'affascinante Campagnatico, immerso nei tratti più belli della Maremma con un valore ambientale unico al mondo”.

Toni alti anche dalla politica, con Forza Italia che parla di follia per bocca dell'onorevole Elisabetta Ripani e del coordinatore provinciale Sandro Marrini, mentre dalla Lega i senatori Tiziana Nisini e Luca Briziarelli, capogruppo del partito in commissione ambiente a Palazzo Madama, con l'onorevole Manfredi Potenti parlano di governo superficiale. Ancora in casa Lega il deputato Mario Lolini parla di "decisione che non ha spiegazioni logiche". "Impensabile", stronca Casa Pound. "Solidali col territorio" anche i consiglieri regionali del Pd col capogruppo Vincenzo Ceccarelli e le consigliere Anna Paris, Elena Rosignoli e Donatella Spadi.