Politica

Mozione Lega Nord per contrastare il caporalato

Il consigliere regionale Marco Casucci (Lega Nord) porta la questione in consiglio regionale per tutelare i lavoratori della maremma

Sul fenomeno del caporalato in Maremma, il consigliere regionale della Lega Nord Marco Casucci ha predisposto un'apposita mozione da discutere in consiglio regionale. 

"Purtroppo - esordisce Casucci - non stiamo parlando di un fenomeno lontano nel tempo, ritenuto, a torto scomparso, bensì di una realtà attuale che colpisce in maniera subdola l'economia ed il tessuto sociale del territorio grossetano".

"In effetti, il caporalato nel grossetano - asserisce l'esponente leghista -  risulta essere una realtà molto più preoccupante di quanto si possa pensare; i numeri ci dicono di oltre tremila lavoratori coinvolti in un vero e proprio business. Sono dati sconcertanti - precisa il consigliere - che si accompagnano al fatto che nelle aziende vitivinicole sono impiegati, principalmente, immigrati provenienti dall'Africa e dall'Asia; la vita di questi nuovi schiavi è davvero al limite della sopravvivenza dato che lavorano anche per dieci ore al giorno, ricevendo un compenso di poche decine di euro. Chi ha analizzato questo triste fenomeno ha verificato come queste persone reclutate in maremma, percepiscono, in media, meno della metà di quanto spettante per legge". 

Lo scorso anno ci sono state 12 denunce e 8 sono finite con il proscioglimento degli sfruttatori. "La Lega Nord Toscana - afferma Marco Casucci- vuole, viceversa, far conoscere queste situazioni-limite per rendere finalmente giustizia alle aziende che lavorano regolarmente ed onestamente e per smantellare la ramificata rete che quotidianamente genera nuovi schiavi".