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In Maremma 800 roghi in poco più di un mese

Da Legambiente l'appello ad applicare tutti gli strumenti necessari, dalla normativa sugli incendi boschivi al reato di disastro ambientale

Nell'ambito di Festambente, la rassegna di Legambiente, si è tenuto nella mattinata un incontro per parlare di quella che è diventata una vera e propria emergenza in Maremma: gli incendi.

“Quello che sta accadendo in queste ore - ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - in molte zone della regione dimostra che non bisogna abbassare la guardia e che occorre lottare senza paura contro i criminali ambientali utilizzando tutti gli strumenti necessari. Si valuti con grande attenzione se dagli incendi, per le loro caratteristiche, la loro diffusione e gli impatti che causano, oltre alle aggravanti già previste dal delitto regolato dall'art. 423bis del Codice penale, non si debba contestare anche quello di disastro ambientale". 

Fondamentale in questa delicata fase risulta essere anche la sensibilizzazione della popolazione attraverso percorsi di educazione ambientale con le scuole, cittadini e i turisti, in modo da creare un rapporto continuo e non solo sporadico con le aree pinetate. "Chiediamo un fronte di civiltà per favorire indicazioni e agevolare il lavoro delle forze dell’ordine. - ha aggiunto - Occorre coinvolgere tutti i cittadini italiani, i rifugiati e chiunque possa dare un contributo per la salvaguardia dell’ambiente e dell’economia della Maremma".

Secondo i dati del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Grosseto si stima una media 20 incendi al giorno in provincia di Grosseto dal 15 luglio ad oggi. 

“Bisogna agire con precisione e tempestività per limitare danni e conseguenze", ha concluso Gentili. A questo si dovrebbero aggiungere la manutenzione delle aree più a rischio, la creazione di strade tagliafuoco e lasciare liberi e aperti gli accessi alle pinete.