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Giù la produzione di miele

Per Confagricoltura si tratta della produzione peggiore degli ultimi 50 anni. Colpa della primavera fredda e piovosa, serve un intervento ad hoc

Una primavera fredda e piovosa e i cambiamenti climatici negativi hanno fatto registrare un duro colpo per l'apicoltura toscana. Secondo le stime di Confagricoltura Toscana la produzione è calata infatti rispetto allo scorso anno del 50 per cento con danni ingenti per i produttori.

Gianluca Ghini, dell'associazione apicoltori toscani di Confagricoltura, ha confermato il trend negativo registrato negli ultimi tre anni. "A causa di queste condizioni atmosferiche le api sono uscite di meno e per questo hanno raccolto meno polline".  Le scorte stanno esaurendo e ad Arezzo il primo polo produttivo della Toscana, che registra il 30 per cento della produzione regionale, trovare il miele d'acacia è diventata una missione impossibile.

In Toscana ci sono 92mila alveari, 30mila quintali di miele prodotto e il 20 per cento degli apicoltori è professionista. A salvare il settore è la qualità del prodotto toscano. "Fra non molto sarà necessario un intervento ad hoc da parte della Regione per tutelare il prodotto, eccellenza del nostro territorio", ha aggiunto Ghini. In merito la Regione ha approvato a fine agosto una delibera in sostegno degli apicoltori (leggi l'articolo consigliato).