Rivedere le norme sull'organizzazione del distretto rurale per renderle funzionali e adeguate al nuovo contesto istituzionale che si è delineato con il riordino delle funzioni delle Province. Questo è uno dei capisaldi di una proposta di legge sulla ''nuova disciplina dei distretti rurali'' che è stata licenziata, con voto favorevole di Pd e M5s e l'astensione di Lega nord, dalla Commissione sviluppo economico e rurale del Consiglio regionale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).
Restando immutate le finalità di valorizzazione e sviluppo del territorio, la proposta mira a costituire un'assemblea di distretto che approvi il progetto economico territoriale e ne verifichi la corretta ed efficace attuazione.
Tra i distretti rurali già presenti in Toscana spicca quello della Maremma oltre a Lunigiana, rurale-vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia, floricolo interprovinciale di Lucca e Pistoia, rurale forestale della montagna pistoiese, Montalcino San Giovanni d'Asso.