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​Caporalato, situazione al limite in Maremma

Dalla Cgil in Maremma le denunce si susseguono dal 2015. Cgil Grosseto: "Quello che è successo a Prato non ci ha sorpreso"

"Quello che è successo a Prato non ci ha per nulla sorpreso. Il caporalato agricolo, infatti, è oramai una realtà diffusa in tutta la Toscana, e particolarmente radicata in provincia dii Grosseto", così ha commentato Claudio Renzetti, segretario della Cgil maremmana dopo la notizia degli arresti nelle campagne del Chianti.

Dalla Cgil in Maremma le denunce si susseguono dal 2015, a seguito di un’inchiesta condotta sul campo dai compagni della Flai Cgil. "Il nostro territorio, da questo punto di vista, non è completamente compromesso, ma la situazione è grave", ha precisato. Per questo oggi è determinante che la legge di contrasto al caporalato in discussione da lunedì prossimo in aula a Montecitorio, sia approvata velocemente e senza modifiche, così com’è. - ha detto Renzetti in una nota - Perché ci sembra la base minima indispensabile per contrastare il fenomeno".

Sulla prossima discussione della legge e sull'urgenza di questo provvedimento si è espresso anche l'onorevole Luca Sani, presidente della XIII commissione Agricoltura della Camera, che condividiamo. D'accordo anche Confagricoltura Grosseto che, però, chiede che vengano tutelate le aziende che assumono in modo regolare i dipendenti.