La giunta regionale è messo a punto una serie di interventi in merito al fenomeno del caporalato che non risparmia le campagne toscane. A farlo sapere è il consigliere regionale (Pd) Leonardo Marras che ricorda la delibera del 27 giugno con la quale è stata proposta alla Commissione Europea la modifica del Piano di Sviluppo Rurale della Toscana per escludere dagli aiuti erogati gli imprenditori che hanno commesso illeciti e reati gravi in materia di lavoro (leggi l'articolo correlato).
A luglio, inoltre, la giunta ha approvato lo schema di "Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura" che è in corso di sottoscrizione con la direzione del Ministero del lavoro, l’Inps, l’Inail e le rappresentanze sindacali e del mondo del lavoro toscane.
"Abbiamo avuto la conferma che era giusto intervenire con forza e strumenti nuovi sul problema e ora possiamo dire che, anche grazie agli indirizzi politici forniti dal consiglio regionale attraverso l’approvazione di una nostra mozione, la Toscana è in prima linea nella lotta contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Mi pare che la Toscana – ha commentato Marras – stia dimostrando impegno e fermezza nel contrasto al fenomeno. Ora spero che anche il Parlamento mostri uguale sensibilità, concludendo al più presto l’iter di approvazione della nuova legge".