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"Agricoltura, basta con gli spot rassicuranti"

Per il presidente di Confagricoltura Grosseto chiede un impegno serio da parte di tutti per risollevare il settore che in Maremma rischia il tracollo

Attilio Tocchi

“L’agricoltura sta vivendo un momento di crisi di portata eccezionale di cui tutti devono prenderne atto e trovare alternative valide e soluzioni percorribili, perché siamo troppo vicini al punto di non ritorno”. E’ questo il grido di allarme lanciato dal presidente di Confagricoltura Grosseto, Attilio Tocchi.

Per lui è finita l'ora degli spot e le affermazioni positiviste. “Il quadro - ha aggiunto Tocchi - è tutt’altro che roseo e non accetto che si prenda in giro gli imprenditori agricoli immersi in uno stato di incertezza che troppo spesso alcuni tendono a mitigare con slogan rassicuranti. In questa maniera non facciamo il bene di nessuno, ma illudiamo, illustrando una agricoltura che non è reale e che non interessa la stragrande maggioranza di chi la vive". 

Il presidente di Confagricoltura Grosseto solleva la questione del calo dei prezzi del grano, sceso a 14 euro al quintale. A questo si aggiunge l'incertezza produttiva nel settore olivicolo a causa della mosca olearia, la zootecnica, il prezzo del latte e il lavoro sommerso.

“Con che coraggio si afferma che in agricoltura tutto è bello e come si può incentivare i giovani a investire nel settore, spendendo soldi pubblici, sapendo di coltivare solo facili illusioni? - ha attaccato il presidente -Chi lo ha fatto, o possiede una solidità economica alle spalle o altrimenti rischia di scomparire dopo poco tempo, attanagliato da problematiche più grandi di lui. La verità vera è che il nostro settore sta toccando il fondo di un barile ormai vuoto ed è demoralizzante vedere sbandierare l’agricoltura come la panacea di tutti i mali e porto sicuro ove approdare al riparo dai perigliosi flutti di una crisi senza precedenti".