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Onorato: "Scelto Casaleggio, leader del settore"

Vincenzo Onorato spiega le motivazioni per le quali la compagnia Moby si è rivolta all'azienda del settore digitale di Davide Casaleggio

Vincenzo Onorato

L'armatore Vincenzo Onorato, dopo le segnalazioni da parte dell'Unità antiriciclaggio (Uif) di Banca d'Italia dei contratti sospetti fra Moby, il Blog di Grillo e la Casaleggio Associati (leggi qui l'articolo) spiega i motivi per cui si è rivolto alla Casaleggio. 

"Ho finanziato Open perché credo nelle idee sociali di Matteo Renzi. E l’ho finanziata in modo libero, chiaro e trasparente" (leggi qui l'articolo), esordisce così Vincenzo Onorato in una dichiarazione sulla sua pagina Facebook.

"Mi sono rivolto alla Casaleggio Associati - spiega Onorato, patron di Moby - perché per quel tipo di lavoro sono leader In italia. Le cifre pagate, sono cifre di mercato. Né più né meno. Non mi aspettavo 'favoritismi' e non a caso il Ministro Danilo Toninelli (con cui più volte ho duramente polemizzato) ha sempre attaccato, non conoscendo i fatti, la mia compagnia".

"Non agisco in regime di monopolio. - prosegue Onorato - Ma in regime di mercato. Basta andare su qualsiasi sito di viaggi e facilmente si può verificare in Sardegna viaggiano tante tante compagnie".

"La legge Cociancich (approvata e presentata da un parlamentare renziano, ndr), - aggiunge l'armatore - su cui mi sono battuto e continuerò a farlo, non prevede aiuti e sgravi fiscali per gli armatori, questi già esistono da più di 20 anni, ma bensì occupazione per i marittimi italiani". 

"Le mie navi viaggiano con stipendi base di 1600 euro al mese, quelle dei miei 'colleghi' armatori con 300 dollari al mese con lavoratori extracomunitari sfruttati e sottopagati. È giusto? No. - prosegue Onorato - Queste differenze hanno creato solo sperequazioni fra lavoratori comunitari ed extracomunitari e soprattutto disoccupazione al Sud. Avrei potuto approfittare anche io e risparmiare tanti soldi in stipendi. Ma no".

"Ho preferito prendere la strada più dura, quella della giustizia sociale e di dare lavoro dove lavoro non c’è. - conclude Onorato -Da sempre e per sempre difenderò la gente per mare. A partire dai miei 5800 dipendenti".