Attualità

Fondali del Giglio, crescono posidonia e gorgonie

Terzo anno dei lavori di ripristino dei fondali compromessi dall’incidente della Costa Concordia. L'osservatorio: "Buono lo stato ambientale"

Il 15 Settembre 2021 si è riunito l’Osservatorio di monitoraggio Concordia che ha convalidato il rapporto relativo al terzo anno di attività del Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” di Livorno (Cibm), per il ripristino ambientale dei fondali dell'Isola del Giglio colpiti dal naufragio della nave da crociera Costa Concordia.

L’Osservatorio, come di legge in una nota del Ministero della Transizione ecologica, ha verificato le attività di reimpianto di Posidonia oceanica e di gorgonie previste dal “Piano di recupero ambientale e di monitoraggio a lungo termine”.

Dopo la rimozione del relitto della “Concordia” avvenuta a fine luglio 2014, sono iniziati i lavori di ripristino dei fondali che hanno previsto una prima fase di pulizia dai rifiuti generati dal relitto e dal cantiere e una seconda fase di reimpianto di Posidonia oceanica e di gorgonie con relativo monitoraggio.

Le attività di questa seconda fase sono realizzate dal Ci, verificate da subacquei dell'Ispra e dell’Arpa Toscana e validate annualmente dall’Osservatorio anche sulla base di resoconti quindicinali.


Nell'ultima riunione l’Osservatorio ha verificato che le attività del terzo anno (svolte da maggio a settembre) sono in linea con quanto previsto dal Piano di recupero ambientale e di monitoraggio a lungo termine ed evidenziano i risultati positivi delle attività di reimpianto. Le immagini del fondo sabbioso mostrano i primordi di una nuova prateria di Posidonia mentre sui costoni rocciosi interessati dall’incidente si notano le gorgonie reimpiantate.