Attualità

Banda ultralarga, un voucher per le famiglie

Possono accedere alla domanda per accesso a Internet famiglie con Isee inferiore a 20mila euro. Ecco in quali Comuni è possibile fare domanda

Foto di repertorio

Un voucher da 500 euro per famiglie a basso reddito residenti in Comuni lontani dalle grandi aree urbane da spendere sui canoni di abbonamento a servizi di connettività Internet e per la fornitura di personal computer o tablet. E’ quanto prevede la fase 1 del Piano voucher banda ultra larga messo in atto dal governo nazionale che ha preso il via da lunedì 9 novembre e che per la Toscana riguarda molte famiglie di ben 135 Comuni.

La Regione Toscana rende noto che nelle scorse settimane Infratel Italia, su incarico del Mise, il Ministero dello Sviluppo economico, ha sviluppato un’intensa interlocuzione con gli operatori telefonici per coordinare l’avvio della misura: strumento importante per la riuscita del Piano voucher in questa fase di emergenza, vista la gravosità della situazione dovuta al covid-19 e alla sempre crescente domanda di servizi e dispositivi per operare in remoto.

Infratel Italia (Infrastrutture e telecomunicazioni per l’Italia Spa, ndr) è una società in-house del ministero dello Sviluppo economico e fa parte del gruppo Invitalia. Operativa dal 2005, è il soggetto attuatore dei piani di banda larga ed ultra larga del governo. Il suo obiettivo è intervenire nelle aree a fallimento di mercato attraverso la realizzazione e l’integrazione di infrastrutture a banda larga ed ultra larga azioni capaci di estendere le opportunità di accesso a internet veloce per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Il Mise, attraverso Infratel Italia, implementa le misure definite nella strategia nazionale per la banda ultralarga con l’obiettivo di contribuire a ridurre il gap infrastrutturale e di mercato esistente, attraverso la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione.

“E’ una misura messa in campo dal governo con 5 milioni di euro a disposizione per sostenere la possibilità di connettività dei cittadini in aree montane o disagiate, che in termini commerciali vengono definite ‘aree bianche’ dagli operatori del settore e che invece hanno lo stesso diritto ed esigenza di comunicazione delle grandi città”, ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture digitali, Stefano Ciuoffo

“Il contributo è riservato a famiglie con un Isee inferiore a 20mila euro se residenti nei comuni delle aree suddette, che in Toscana sono 135. L’accesso a servizi a banda larga ed ultra larga è essenziale per lo sviluppo e la competitività di un moderno sistema economico, basato sulla conoscenza e sullo scambio veloce ed efficiente di dati ed informazioni e per eliminare il digital divide delle aree sottoutilizzate del Paese. Ed oggi che lo smart-working e la didattica a distanza stanno diventando un obbligo per contenere il virus, risulta ancora più importante velocizzare questo processo”.

“Per questo - ha detto l’assessore Ciuoffo - che il nostro impegno sarà costante, sia nell’interlocuzione con il governo che nei confronti degli operatori. Con questa misura la regione Toscana ha chiesto di intervenire con maggior riguardo verso le periferie, sia territoriali che sociali”.

I comuni della Provincia di Livorno e della Provincia di Grosseto nei quali si può far domanda sono i seguenti:

- Provincia di Livorno: Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia Isola, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio.

- Provincia di Grosseto: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Castell’Azzara, Cinigiano, Civitella Paganico, Gavorrano, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Pitigliano, Roccalbegna, Roccastrada, Santa Fiora, Scansano, Scarlino, Seggiano, Semproniano, Sorano.