Attualità

Nidi di rondini e balestrucci, come tutelarli

Il Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Arcipelago Toscano spiega quali comportamenti devono essere tenuti

In queste settimane rondini (Hirundo rustica), balestrucci (Delichon urbicum), rondoni (Apus apus) e rondoni maggiori (Apus melba) stanno nidificando e si vedono i loro nidi sotto le grondaie, spioventi, terrazzi e cornicioni dei palazzi e delle abitazioni.

“È fatto obbligo, per chiunque, di rispettare i nidi dei volatili, provvedendo alla loro tutela e protezione. È vietato il danneggiamento, il disturbo, la cattura o l’uccisione di animali, l’asportazione o la distruzione dei loro nidi, il danneggiamento o la distruzione dei loro ambienti”,  ricorda il comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Tenente Colonnello Stefano Cipriani.

“I divieti accennati valgono anche nei casi di ristrutturazione edilizia. Infatti, durante l’esecuzione di interventi sul patrimonio edilizio esistente bisogna prevedere l’adozione di soluzioni e modalità di intervento che garantiscono la permanenza e l’integrità dei siti di rifugio e riproduzione della fauna protetta. Averli come coinquilini deve essere motivo di orgoglio per tutti noi. Diventiamo custodi dei loro nidi!”, aggiunge.

Tale tutela si può estendere, su ordinanza del sindaco, anche al di fuori del periodo riproduttivo in quanto queste specie possono utilizzare gli stessi nidi per più anni di seguito.

Per i comportamenti scorretti si possono configurare veri e propri reati quali quelli di maltrattamento o uccisione di animali che prevedono sanzioni pecuniarie anche importanti, in proporzione all’azione contestata.